Con la nuova campagna di comunicazione ai cittadini la Wkn, multinazionale del settore energetico, rilancia dunque il proprio piano per un ’impianto eolico in Val di Cornia, affidandosi all’iter previsto, come spiega il consulente di zona dell’azienda, Enzo Raspolli : «Siamo alla fase iniziale, nella quale sono state presentate alla Regione le due domande previste, di Valutazione impatto ambientale (Via) di autorizzazioni. Stiamo quindi andando avanti secondo i termini di legge. C’è una procedura da seguire – prosegue Raspolli –che, attraverso la consulenza di esperti del settore, affronterà le eventuali criticità, compreso l’impatto paesaggistico del progetto. Questo è il normale percorso. Dare giudizi senza averne competenza invece non mi sembra corretto».di Francesca Lenzi
«Lettera aperta ai cittadini della Val di Cornia». Questo il titolo che apre il manifesto firmato da Wkn Italia. Locandine apparse in questi giorni in diversi punti della città. Una scelta di comunicazione che l’azienda, specializzata nella realizzazione di prodotti energetici, ha adottato per “parlare” direttamente alla popolazione. Il contenuto della lettera riguarda il progetto del “Campo eolico Venturina”, che coinvolge i Comuni di Campiglia e Piombino, per l’eventuale installazione sul territorio rispettivamente di dieci e di sette pale. Diciassette generatori Vestas v90 da 2mw di potenza ciascuno, alti 100 metri, per un impianto che dovrebbe occupare complessivamente un’area di circa 4 ettari. Il progetto, ad oggi in esame alla Regione, ha già creato dibattiti, dubbi e qualche no. Come quelli della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e di Legambiente, oltre alla bocciatura del consiglio comunale per Campiglia. Ma aAnche se su questo punto per la Wkn le cose non sono così chiare. «I feedback sulla politica locale, provinciale e regionale che abbiamo avuto in questi ultimi giorni ci rendono ottimisti – afferma Mario Presti, amministratore delegato Wkn – Abbiamo appurato che per quanto riguarda Campiglia si è trattato di un incidente del capogruppo, e che la maggioranza non ha una posizione negativa sul progetto». C’è dunque fiducia da parte della Wkn per un piano di lavoro che considera in linea con tutti i requisiti richiesti dalla legge. «Da multinazionale leader mondiale, siamo convinti di aver preparato un progetto valido – spiega Presti – Sicuramente ci aspettavamo l’interesse della cittadinanza, dei politici e degli altri enti; in questo senso siamo sempre stati disponibili al confronto. Ci ha però sorpreso l’atteggiamento di alcuni gruppi sindacali e politici che hanno espresso dati non corretti». Ecco allora l’idea dei manifesti. Una comunicazione diretta alla cittadinanza, una risposta alle critiche ricevute e ritenute difettose. «Sia chiaro, non è un attacco a nessuno – continua Presti – Ma solo uno strumento per cercare di mettere in chiaro i dettagli del progetto, compreso l’impatto sulle aree agricole. Inoltre c’è tutta la volontà da parte nostra di riprendere quanto prima un dialogo con tutte le figure in gioco». Dettagli del progetto che si possono trovare sia sul sito www.eolicoventurina.it che sul portale della Regione. Al di là dell’ottimismo mostrato dalla Wkn restano tutti i dubbi del caso, comprese le incertezze sulla tempistica. «Ci aspettiamo tempi lunghi – spiega il responsabile operativo Massimo Battaglia – La legge, dalla presentazione del progetto, prevede 180 giorni, al netto però delle sospensioni. Tengo a sottolineare comunque l’opportunità per il territorio, di fronte a un forte investimento privato, positivo anche a livello occupazionale». Presti assicura che «c’è stata molta attenzione alla collocazione delle pale, per rispettare tutte le richieste, di distanza, di densità abitativa. Dispiace constatare un blocco sulle reali prospettive dell’impianto eolico. È necessario pensare in prospettiva e puntare sulle rinnovabili; si deve cominciare a lavorare anche sul risparmio energetico nelle città. L’impianto previsto in Val di Cornia avrebbe una durata di 20 anni, ed è completamente reversibile. L’unico impatto perciò è quello visivo».
Il Tirreno 23.03.2012
«Occupati solo 4 ettari, una fonte rinnovabile ecosostenibile»
La wkn Italia con una lettera aperta ai cittadini della Val di Cornia, vuole illustrare le proprie considerazioni sul rogetto del «campo eolico Venturina», attualmente all’esame della Regione Toscana. E rimanda all’iter autorizzativo le risposte alle osservazioni e critiche giunte in queste settimane.
«Sul sito www.eolicoventurina.it è possibile prendere visione del progetto e tutti i soggetti interessati possono chiederci incontri per l’illustrazione di dettaglio, per porre domande e richiedere chiarimenti» evidenzia Mario Presi ingegnere di Wkn. Cinque le considerazioni evidenziate. Prima. «Viene osservato che l’eolico è in contraddizione con l’uso agrario dei terreni. In realtà la superficie occupata dall’intero impianto con le sue piazzole e accessi corrisponderà ad un’area di circa 4 ettari, non ostacolando affatto né snaturando l’uso agricolo del territorio ma anzi ponendosi ad ostacolo verso utilizzi non agricoli e possibilmente speculativi.
L’eolico si pone tra le fonti di energia rinnovabile come quella maggiormente compatibile con l’attività agricola e con l’uso sostenibile del territorio». Seconda. «Ci viene obiettato che l’impianto non avrà ricadute positive sul territorio. In realtà i contratti già sottoscritti con i coltivatori prevedono da parte della società un investimento per i prossimi 25 anni pari a circa 4 milioni di euro garantendo una importante integrazione al reddito delle aziende agricole. Politica consolidata di Wkn è inoltre quella di coinvolgere sin dalle primissime fasi di sviluppo dei propri progetti le professionalità presenti sul territorio. In fase di costruzione ed esercizio dell’impianto sarà privilegiato e favorito l’affidamento ad aziende locali, purchè competenti». Terza. «Ci viene obiettato che si occupano terreni di alto valore paesaggistico. In realtà nessuna delle turbine è collocata in aree tutelate dal punto di vista paesaggistico ed abbiamo tenuto distanze di diversi km – ben superiori di quanto dovuto – dai punti sensibili di Baratti e dell’oasi di Orti-Bottagone». Quarta. «Ci viene osservato che le turbine non sono tra loro allineate e geometricamente disposte.
Il posizionamento proposto è quello che più risponde a fattori tecnici e di rispetto della normativa vigente. Risulta il più ordinato possibile avendo tenuto nel dovuto conto delle distanze dalle abitazioni, dalle strade, dalle linee elettriche L’ampia diffusione sul territorio inoltre minimizza la percezione dell’impianto stesso». Quinta. «Ci sia consentita infine una riflessione generale. Lo sviluppo delle energie da fonte rinnovabile è una delle nuove frontiere dello sviluppo. La Val di Cornia ha finora basato il suo sviluppo su attività molto inquinanti. Crediamo che sia da una parte suo interesse e dall’altra suo dovere produrre nel proprio territorio ed in modo pulito, “a Km 0”, tutta l’energia che consuma».
La Nazione 23.03.2012
Vedi: l’ordine del giorno contro il progetto WKN votato da tutto il Consiglio Comunale
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Caro mauro, il tuo commento è preciso e tocca esattamente le problematiche in merito, compresi gli interrogativi. proprio oggi abbiamo mandato un nuovo comunicato alla stampa e che speriamo di vedere pubblicato domani. un anticipo lo trovi qui
http://www.corriereetrusco.it/2012/03/23/eolico-imbarazzo-nel-pd-per-la-lettera-aperta-di-wkn/comment-page-1/#comment-2282
Ma certo che stiamo tranquilli,non credo servano le rassicurazioni della multinazionale WKN,in tal senso.
Visto l’ordine del giorno,votato all’UNANIMITA’ dal PD di Campiglia Marittima con l’appoggio delle opposizioni,CONTRO il parco eolico,siamo tutti ragionevolmente tranquilli che il Parco Eolico non si fara’.E sicuramente sara’ un bene per tutti.Oppure il PD all’unanimita’ ha spudoratamente mentito ai suoi cittadini,il che in una democrazia compiuta riesce difficile da credere.Questo il signor Raspolli sicuramente lo sapra’,cosi come sicuramente sa che nonostante il parere dei comuni non sia vincolante,essi pero’ danno un indirizzo e un parere POLITICO del quale la Regione necessariamente deve tenere conto.Questo,sempre nell’ottica di una democrazia compiuta,della quale sino a prova contraria fa parte anche il signor Raspolli.