Abbiamo atteso l’assemblea pubblica dell’8 e abbiamo concesso alcuni ulteriori giorni di riflessione all’Amministrazione.
Oggi possiamo affermare che alcune indicazioni sulla ZTL di Venturina sono chiare. Chi per un motivo, chi per un altro, tutti richiedono correzioni anche radicali. Gli obiettivi di creare un centro di aggregazione sociale e di attrattiva, di rivitalizzare il centro e di garantire condizioni di viabilità funzionali non sono stati traguardati e non potranno esserlo se non si pongono dei correttivi urgenti, visto che questi non possono essere raggiunti solamente con l’opera meritoria delle associazioni che con i loro eventi cercano di tenere vivo il “corso”.
L’urgenza è determinata dalla situazione denunciata dai commercianti, certamente, che vorrebbero beneficiare almeno di una boccata d’aria nel mese di agosto ma è determinata anche dal quadro sociale che si è manifestato in tutta la sua fragilità nell’assemblea pubblica.
La cittadinanza non è solo divisa profondamente – come è normale che sia – sull’argomento ma si sono formate due fazioni contrapposte e non mancano gravissimi segnali di intolleranza – cosa molto meno normale che impongono all’Amministrazione un urgente lavoro di ricucitura del tessuto sociale.
Se la ZTL deve essere luogo identitario per l’intera comunità, la discussione sul suo assetto non può comportare fratture sociali così violente.
Dopo la sperimentazione dei papaveri occorre proseguire, andare avanti, rimuovendo gli elementi che a detta di tutti rappresentano un peggioramento per la comunità e, avviando subito una progettazione urbanistica di alto livello che coinvolga tutto il centro urbano mettendo il relazione ztl, viabilità, aree a parcheggio, fiera ecc… Mentre questa progettazione si concretizza, attraverso l’eliminazione di quegli elementi che impediscono all’area di essere transitabile, si può ottenere un’area flessibile su cui è possibile sperimentare chiusure per alcune fasce orarie e aperture.
Permettere alle attività economiche di sopravvivere non può essere un obiettivo secondario, ed è interesse di tutti i cittadini che il corso si animi e viva di vita propria. Perché ciò accada non deve trasformarsi in un deserto. Alcuni commercianti hanno già cessato l’attività, non vediamo come ciò migliori il contesto del centro o favorisca la sua qualificazione come centro di attrattiva e interscambio.
L’Amministrazione che dovesse scegliere questa via, potrà contare sul nostro sostegno ma bisogna fare presto. Agosto è alle porte e gli interventi contingenti atti a rimuovere gli ostacoli alla circolazione sono già in ritardo.
Gruppo 2019