Il Tirreno 10.8.2009
Nuovo botta e risposta tra il sindaco e la lista Comune dei Cittadini sul programma integrato d’intervento nell’area dell’ex-campo d’aviazione. Massimo Zucconi, capogruppo in consiglio di Comune dei cittadini, afferma senza mezzi termini che «lo stravolgimento di una convenzione che regola l’attuazione di opere pubbliche per oltre sette milioni di euro, senza che via sia stata nessuna modifica da parte del Consiglio Comunale che l’ha approvata, non rientra tra i poteri del sindaco». Zucconi ricorda che secondo l’articolo 26 della convenzione Comune di Campiglia-Carep del 2005, «la progettazione e l’esecuzione delle opere, pubbliche e private, comunque previste dalla presente convenzione avverrà secondo il cronoprogramma che è stato inserito nel programma definitivo approvato». Secondo Zucconi il contenuto del cronoprogramma sarebbe il seguente: 1) Prolungamento di via Montale, ottobre 2006, 2) piazza su via Cerrini, ottobre 2008, 3) centro diurno per disabili (febbraio 2009) e 4) palestra comunale di via Montale (febbraio 2009). Nessuna delle citate opere risulta completata, mentre sono stati ultimati 161 alloggi. «Il punto – continua il consigliere – è che il sindaco Rossana Soffritti, oltre ad aver elencato le ragioni che avrebbero causato i ritardi (tra queste, delle prescrizioni di provenienza regionale), ha sostenuto che posticipare le scadenza sarebbe previsto dalla convenzione in oggetto. Ma non è così nella maniera più assoluta». «Non solo – prosegue – ma anche ammesso, e non concesso, che sia prevista l’eventualità di una dilazione delle scadenze, quali sarebbero adesso le nuove scadenze? O tutto può forse essere realizzato a piacere, senza nessun termine? E poi perchè il sindaco parla soltanto degli ex-magazzini e mai della palestra di via Montale, per esempio?» Pur prendendo atto che nuove esigenze costruttive, con conseguenti variazioni finanziarie, hanno comportato dei cambiamenti nei progetti approvati, secondo l’esponente di Comune dei Cittadini «queste decisioni spettavano al Consiglio Comunale che ha approvato il programma, che doveva decidere tempi costi e modi per la sua realizzazione». Lapidaria la conclusione: «Il sindaco spieghi perché non l’ha fatto e se intende farlo, nel rispetto dei poteri del Consiglio comunale e della trasparenza delle decisioni».
Francesco Rossi